Le castagne della Montagna Pistoiese e il Molino di Giamba
Pistoia
Nella Valle di Orsigna, non lontano da Pistoia, si trovano ancora luoghi storici dedicati alla lavorazione della castagna.
Fino ad alcuni decenni fa, la castagna rappresentava una risorsa preziosissima e indispensabile alla sopravvivenza delle genti delle terre alte italiane così come per tutto il territorio della montagna pistoiese. Qui, il frutto tanto amato, simbolo del calore dei primi fuochi autunnali, veniva raccolto da ottobre a novembre e, portato a seccare in specifici cannicci o seccatoi o metati. Le castagne venivano esposte al fuoco lento per circa 40/50 giorni senza interruzione, al termine dei quali si passava alla fase della sbucciatura e, infine, attraverso un attento processo di molitura, a quella della trasformazione in farina.
Nella Valle di Orsigna, attorno al 2000, sono stati ristrutturati alcuni edifici storici dedicati alla lavorazione della castagna. È possibile visitare un metato e l’antico Molino di Giamba, costruito nel 1820, protagonista del processo di lavorazione della castagna. Composto da due ruote orizzontali, i palamenti, trasforma il frutto in farina dolce attraverso la forza motrice dell’acqua.
L’affascinante mulino è parte integrante dell‘Itinerario della Vita quotidiana dell‘Ecomuseo della Montagna Pistoiese, insieme ad altre attrattive che descrivono le usanze e i costumi di un tempo come il Museo della Gente dell’Appennino Pistoiese e la Via del Carbone.
La conoscenza dei metodi di produzione e lavorazione della castagna e più in generale delle tradizioni di un tempo, ci permettono di comprendere meglio il territorio in cui viviamo, lo stretto legame tra uomo e ambiente duramente costruito fin dall’antichità e, al contempo, ci offre l’opportunità di provare a risintonizzarci, a modo nostro, con i cicli della natura.
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