Caccia alle opere d'arte a Castagno di Piteccio
Pistoia
Vagare per Castagno è una sorpresa continua ogni volta! Questo piccolo grande luogo è in continuo divenire.
Si affacciano dalle finestre, si nascondono tra i cespugli, si appostano dietro l’angolo: nel piccolissimo borgo di Castagno di Piteccio le opere d’arte giocano con i visitatori che, scesi dal treno (soli 20 minuti di viaggio dalla stazione centrale di Pistoia) si addentrano per le sue stradine, dove spesso trovano gatti oziosi ad aspettarli.
Fondato attorno al 1600 il borgo è abbracciato da colline e monti ricoperti di boschi: un tempo erano castagni, adesso per lo più di robinia. Castagno non è un paese come gli altri o come ti aspetteresti da un minuscolo borgo toscano. Lungo le vie di ciottoli non si trovano negozi e all’apparenza tutto quello che il borgo ha da offrire è una chiesa, la Pro Loco e una stazioncina, dove ferma il treno che ancora oggi si incammina lungo la storica linea ferroviaria Porrettana che attraversa l’Appennino Tosco Emiliano.
Quello che a una prima occhiata sembra un paese dormiente è in realtà un museo a cielo aperto. Grazie al critico d’arte Tommaso Paloscia, che amava villeggiare qui, dal 1975 al 2004 Castagno ha ereditato un importante patrimonio artistico diventando un borgo con un museo a cielo aperto.
Una preziosa collezione alla quale si aggiungono sempre nuove opere, anche oltre le “mura”, segnando l’inizio di un progetto di diffusione del museo verso il paesaggio attorno e creando così nuovi percorsi lenti tra arte e natura. Ad oggi, a Castagno si possono contare ben 60 opere d’arte. Per contarle tutte è necessario guardarsi bene attorno.
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