Via Francesca della Sambuca - Visit Pistoia
Photo credit: Maurizio Pini
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Via Francesca della Sambuca

Da Bologna verso la “Piccola Santiago”

Pistoia
Sambuca Pistoiese

 

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Cammini e sentieri
Luogo di partenza
Bologna
Luogo di arrivo
Pistoia
lunghezza
96,2 km
Dislivello
2870 m
Mezzo
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Web

Punti di interesse: Bologna, Chiesa di San Giacomo Maggiore, Santuario della Beata Vergine di San Luca, Ospitale di San Niccolò, Palazzo De’ Rossi, Rupe del Sasso, Pieve di San Lorenzo di Panico, Marzabotto, Rupi di Calvenzano, Vergato, Montovolo, La Rocchetta Mattei, Montecavalloro, Savignano, Mulino di Chicon, Pavana, Sambuca, San Pellegrino al Cassero, Spedaletto, Santuario della Madonna di Valdibrana, Pistoia.

La Via Francesca della Sambuca collega le due meravigliose città di Pistoia e Bologna, entrambe devote, seppur in maniera differente, a San Jacopo, il padre di tutti i pellegrini. Nel 1144 il Vescovo di Pistoia Atto ricevette dal Vescovo della cattedrale di Compostela una reliquia dell’Apostolo; da quel momento la cittadina toscana divenne un’importante meta di pellegrinaggio e ricevette l’appellativo di “Minor Santiago”, la Piccola Santiago.

La Via Francesca della Sambuca si configurava quindi come una variante di pellegrinaggio della Via Francigena, che da Bologna, passando per Pistoia, arrivava a Fucecchio dove vi si congiungeva. Da qui l’appellativo “francesca”, itinerario facente parte di quella rete di vie francigene, provenienti dalla Francia dirette a Roma. Il percorso che compie la Via rappresentava dunque il più naturale valico ad ovest di Bologna e, proseguendo verso occidente attraverso Lucca, si prospettava come un comodo sbocco sul Tirreno, verso l’ambita meta di Santiago de Compostela.

Oltre a rigogliosi e selvaggi ambienti appenninici, percorrendo la Via Francesca della Sambuca, il pellegrino è accompagnato dall’elemento dell’acqua, poiché il cammino segue in parallelo lo scorrere di due fiumi appenninici, il Reno e la Limentra di Sambuca.

Suggestive pievi, resti di ospitali per pellegrini e strade lastricate testimoniano, a chi percorre il cammino, le antichissime origini della Via, battuta sin dall’epoca etrusca. L’incessante passaggio di svariati popoli che hanno attraversato questa Via, plasmando la cultura locale, ha contribuito ad arricchire questo territorio, lasciando magnifiche opere architettoniche e borghi ricchi d’arte, ma soprattutto quei segni legati al culto jacopeo, vivo ancora oggi, che avvicina tutti i popoli d’Europa.

Per dettagli tecnici riguardanti la difficoltà di ogni tappa, consigli sullo zaino e informazioni sui mezzi di trasporto pubblico, si consiglia di contattare l’associazione referente del cammino.

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