Aurelio Amendola
Nato a Pistoia, Aurelio Amendola nel corso della sua lunga carriera di fotografo ha sviluppato una particolare sensibilità per il mondo della scultura, documentando l’opera di Jacopo Della Quercia, Michelangelo e Donatello, e illustrando singoli capolavori e monumenti quali il pulpito pistoiese di Giovanni Pisano, il fregio robbiano dell’Ospedale del Ceppo, sempre a Pistoia, Santa Maria della Spina e il Battistero a Pisa, San Pietro in Vaticano.
Quest’ultimo lavoro, primo di una serie dedicata ai grandi temi dell’arte italiana visitati secondo l’ottica personale del fotografo, presenta una campagna iconografica completamente nuova, calibrata sul “taglio” e sulle esigenze specifiche del progetto: approfittando della rara occasione di un contatto senza vincoli con i monumenti berniniani e, più in generale, con i vari elementi architettonici e scultorei caratterizzanti la cattedrale, simbolo di tutta la cristianità, Amendola riesce a riprenderne gli scorci e i particolari più inaspettati.
Nel 1994 il suo volume Un occhio su Michelangelo – dedicato alla cappella medicea in San Lorenzo a Firenze, di recente restaurata – ha vinto il “Premio Oscar Goldoni”. Nel 1995 una mostra su questo stesso tema viene organizzata a Milano, a Palazzo Reale, dall’Amministrazione Comunale.
Nel 1997 gli è stato conferito il premio “Cino da Pistoia”, noto premio alla carriera.
L’arte contemporanea rappresenta l’altro polo di grande interesse per Aurelio, che negli anni è arrivato a raccogliere una vera e propria galleria di ritratti, comprendente i più rinomati maestri del XX secolo come De Chirico, Lichtenstein, Pomodoro, Schifano, Kosuth, Warhol, per ricordarne solo alcuni. Questa collezione, che quotidianamente si rinnova con immutata passione, aggiornandosi sui nomi e sulle tendenze più all’avanguardia, acquista un particolare valore culturale e umano grazie alla lunga frequentazione personale del fotografo con gli artisti.
All’opera di Amendola si devono numerose monografie dedicate ai maggiori scultori e pittori contemporanei, tra cui quelle su Marino Marini, Burri, Manzù, Fabbri, Ceroli, Vangi, Kounellis. Presso la Fondazione Arnaldo Pomodoro, sono esposte alcune delle foto-ritratto più emblematiche del maestro pistoiese.
Nel 2007 è stato il primo artista a esporre una mostra fotografica al Museo dell’Hermitage di San Pietroburgo; il tema affrontato le opere scultoree di Michelangelo Buonarroti.