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Non solo Giostra dell'Orso: un luglio di tradizioni

Dalla vestizione del Santo al Cammino jacopeo

Pistoia

 

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Ogni 25 luglio Pistoia festeggia San Jacopo, Santo Patrono della città, con sfilate, cortei e l'iconica Giostra dell'Orso.

Il 25 luglio, giorno di San Jacopo, Pistoia celebra il suo patrono addobbandosi a festa secondo una tradizione antica di secoli. Per un giorno, la città torna indietro nel tempo, all’epoca delle dame di corte e dei cavalieri medievali che sfilano in corteo e si fronteggiano nella Giostra dell’Orso.

Scoprite tutte le tradizioni pistoiesi legate a San Jacopo, immergendovi nell’arte, nelle tradizioni e nella cucina locale.

1. La Vestizione di San Jacopo

Photo credit: Premuda fotografo

Avete mai visto una statua vestita? Il 16 luglio, la scultura di San Jacopo che si trova sopra la Cattedrale di San Zeno si munisce di un manto scarlatto. La vestizione ripercorre una tradizione popolare che racconta come il Santo, prima della vocazione, avesse l’abitudine di rimandare i pagamenti dei propri debiti alla stagione calda. Giunto luglio, un creditore venne a richiedergli il saldo del conto, ma scaltramente San Jacopo si fece trovare tutto avvolto in un mantello, sostenendo che facesse ancora freddo.

Ancora oggi, tra i pistoiesi, c’è l’abitudine di dire a chi si veste pesante con la bella stagione “fai come San Jacopo”.

2. L’altare Argenteo della Cattedrale

Pellegrini e simboli del culto di S. Jacopo

Nel giorno del patrono i festeggiamenti iniziano, come da tradizione, con la messa nella Cattedrale di San Zeno. Particolare risalto viene dato all’Altare Argenteo, capolavoro dell’oreficeria fiorentina, e allo splendido Reliquiario di San Jacopo realizzato da Lorenzo Ghiberti. Quest’ultimo conserva la preziosa reliquia di San Giacomo Maggiore, alias San Jacopo, e che fu portata da Santiago de Compostela a Pistoia nel XII secolo.

3. La Giostra dell’Orso

Photo credit: Nicolò Begliomini

Anticamente chiamato Palio dei Berberi, il gioco è testimoniato per la prima volta nel 1265. Durante i secoli ha subito varie interruzioni e modifiche, finché non è stato ripristinato nel 1947 con il nome di Giostra dell’Orso. L’orso è infatti l’animale araldico di Pistoia, detto anche Micco, rappresentato con in mano lo scudo scaccato bianco e rosso.

La Giostra dell’Orso si tiene la sera del 25 luglio nella cornice di Piazza del Duomo, con quattro cavalieri che si sfidano in una corsa a cavallo, in rappresentanza dei quattro rioni cittadini. Ciascun rione corrisponde a una delle antiche porte della città: il Leon d’oro di Porta San Marco, caratterizzato dai colori oro e rosso; il Cervo bianco di Porta Lucchese, contraddistinto dal bianco e verde; il Drago di Porta Carratica, con lo stemma rosso e verde, e il Grifone di Porta al Borgo, dallo stemma bianco e rosso.

Vince il gioco il rione che totalizza più punti, che si ottengono colpendo un bersaglio che ha la forma del Micco. Il premio è il palio, ovvero un drappo di tessuto che ogni anno è realizzato da un artista diverso.

Il regolamento del gioco è stato modificato nel 2016 per garantire maggiore sicurezza ai cavalli che gareggiano.

4. Sfilata del corteo

Photo credit: www.comitatocittadinodipistoia.it

Dame, fanti, gonfalonieri e signori delle antiche casate pistoiesi sfilano in costume che comprende gran parte del centro della città. L’itinerario segue l’antico perimetro della prima cerchia muraria di Pistoia, toccando i più importanti punti religiosi e amministrativi della città: la Cattedrale di San Zeno, il battistero di San Giovanni in corte, il Palazzo del Tribunale, il Palazzo del Comune e molto altro. Musica e sbandieratori accompagnano a ritmo l’avanzata.

5. A tavola per San Jacopo 

Il 25 luglio, i festeggiamenti riguardano anche la tavola con i maccheroni sull’anatra, detti di San Jacopo. Il protagonista di questo piatto è il ragù d’anatra muta, servito con maccheroni freschi spianati a mano come da tradizione. Questo però è solo uno dei numerosi piatti della tradizione pistoiese. Clicca qui per scoprirli.

6. Cammino di San Jacopo

La mezza conchiglia, attributo iconografico di San Jacopo, è anche il simbolo del pellegrino. Nel Medioevo i pellegrini, in cammino per Roma o Santiago de Compostela, raggiungevano Pistoia per omaggiare la reliquia dell’Apostolo Jacopo percorrendo i sentieri dell’attuale Cammino di San Jacopo che collega Firenze a Livorno e fa parte dell’Atlante dei Cammini toscani.

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