Weekend di primavera: due giorni tra arte, gusto e natura
Un itinerario tra arte e natura
Pistoia
Piccoli consigli di viaggio per visitare Pistoia durante il weekend di Pasqua e i ponti festivi di aprile e maggio, in città e nei dintorni.
Esplorare la città medievale, visitare una mostra d’arte internazionale, gustare deliziosi piatti tipici, immergersi nella natura incontaminata: Pistoia durante il weekend di Pasqua e i ponti festivi di aprile e maggio può essere l’occasione per trascorrere due giorni tra arte, gusto e natura, per assaporare il meglio che la città e il territorio hanno da offrire.
Giorno 1
Dedicate la mattina alla scoperta delle chiese zebrate di epoca medievale, così chiamate per l’uso del marmo di Carrara e del marmo verde di Prato, la cui alternanza regala effetti scenografici. Il viaggio inizia da piazza del Duomo, sulla quale si affacciano la Cattedrale di San Zeno e il Battistero di San Giovanni in Corte. Entrate in Cattedraleper scoprire, custoditi all’interno della prima cappella della navata di destra, l’Altare Argenteo di San Jacopo, mirabile opera di oreficeria (1287-1456), e il reliquiario del Ghiberti, al cui interno si trova una reliquia di San Jacopo (o Giacomo), protettore dei pellegrini e patrono della città. Da non perdere una visita alla chiesa di Sant’Andrea, per ammirare il pulpito Giovanni Pisano (1298-1301), e a San Giovanni Fuorcivitas, che vi stupirà per la facciata laterale bicroma. Vale la pena varcare la soglia e dedicare qualche minuto alla contemplazione della Visitazione di Luca della Robbia, un commovente gruppo scultoreo monocromo in terracotta invetriata bianca.
A pranzo concedetevi una pausa “sulla Sala”, come dicono i pistoiesi. Qui si concentrano un buon numero di locali, che offrono cucina toscana tradizionale di ottima qualità. Non fatevi scappare i maccheroni sull’anatra, piatto tipico della tradizione delle feste pistoiesi, immancabile nella tavola del 25 luglio, giorno in cui si festeggia il Santo Patrono. La protagonista di questo piatto è l’anatra “muta”, tipica di queste zone, con cui viene preparato il ragù che viene servito con i maccheroni freschi spianati a mano.
Dedicate una buona parte del pomeriggio alla visita della mostra Daniel Buren. Fare, Disfare, Rifare. Lavori in situ e situati 1968-2025, a Palazzo Buontalenti, uno dei poli museali di Pistoia Musei. L’esposizione offre un percorso attraverso l’opera di Daniel Buren, rinomato artista di fama internazionale, e si concentra sul legame dell’autore con l’Italia e la Toscana. Se avete iniziato la visita da piazza del Duomo avrete certamente notato le tende a strisce bianche e nere sulla facciata dell’Antico Palazzo dei Vescovi: l’installazione, a cura di Buren, fa parte, a tutti gli effetti, del percorso espositivo.
Per l’aperitivo e la cena continuate l’esplorazione del centro storico e non abbiate timore a inoltrarvi nello stretto dedalo di vie che testimoniano il passato medievale della città.
Giorno 2
A Pasquetta è tradizione concedersi una giornata all’aria aperta. A pochi chilometri dal centro di Pistoia si protendono le appendici della Montagna Pistoiese, che, nei territori di Sambuca Pistoiese, Marliana, San Marcello Piteglio e Abetone Cutigliano, assume sempre più le caratteristiche del paesaggio montano, arrivando a toccare i 2000 metri di altitudine. In soli 30 minuti di auto dal centro cittadino arriverete nella Valle di Orsigna, un’oasi di pace e tranquillità nel cuore dell’Appennino Tosco Emiliano. Sarà piacevole passeggiare fino all’Albero con gli occhi, il suggestivo luogo di meditazione, caro al giornalista Tiziano Terzani, che in questi luoghi creò il suo “piccolo Tibet”.
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